Il sondaggio mondiale: predisposizione al vaccino e previsioni sul 2021

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WIN, network internazionale di società di ricerche di mercato e sondaggi di opinione pubblica di cui BVA Doxa è socio fondatore, ha pubblicato il WIN World Survey 2020 (WWS), sulle opinioni di 26,759 persone di 32 paesi sulla pandemia. Il sondaggio analizza le opinioni e le previsioni relative al vaccino, al modo in cui i governi hanno gestito la crisi, le opinioni sulla capacità del sistema sanitario nazionale e le probabilità di viaggiare nel 2021. BVA Doxa si è occupata della raccolta dati in Italia.

IL VACCINO – A livello globale, la stragrande maggioranza delle persone è favorevole a ricevere il vaccino contro il coronavirus: 7 persone su 10 dichiarano di voler essere vaccinate, un interesse che non differisce se si considera il genere o le diverse fasce di età. A livello globale, l’APAC ha il maggior numero di popolazione disposta ad essere vaccinata (80%): Vietnam (98%), Cina (91%) e India (91%) sono i tre paesi che guidano la classifica mondiale. D’altra parte, in paesi come Serbia (62%), Croazia (59%), Francia (56%) e Libano (56%), la stragrande maggioranza della popolazione non è ancora convinta di farsi vaccinare.

In Italia sono 70% i cittadini che dichiarano di volersi vaccinare contro il coronavirus (il 33% dichiara che sicuramente si vaccinerà, mentre il 37% probabilmente si vaccinerà). Rimane decisamente più bassa la percentuale di Italiani che sicuramente non intende vaccinarsi (10%), soprattutto rispetto ad altri Paesi europei dove coloro che sicuramente si opporranno al vaccino rappresentano una percentuale più elevata, come in Francia (24%) e in Germania (16%).

Nonostante la maggior parte dei cittadini intervistati, a livello mondiale, siano favorevoli alla vaccinazione contro il coronavirus, rimane comunque un lavoro importante da fare a livello di comunicazione e consapevolezza in quei Paesi dove prevale ancora un certo scetticismo.

IL GOVERNO E IL SISTEMA SANITARIO – Tra i due, gli Italiani valutano migliore la capacità del sistema sanitario, rispetto alla capacità del governo a gestire la crisi, ma in entrambi casi la maggior parte della popolazione si ritiene soddisfatta: 51% dei cittadini italiani ritiene che il governo abbia fatto un buon lavoro nel gestire la crisi dovuta al COVID-19, mentre il 60% ritiene che il sistema sanitario sia stato all’altezza della situazione[1]. In Europa la situazione si delinea in modo abbastanza simile: il 45% si dice soddisfatto del proprio governo, il 57% del proprio sistema sanitario. I divari più significativi, per quanto riguarda i paesi europei, si trovano in Regno Unito (35% soddisfatto del governo, 71% del sistema sanitario), Spagna (26% e 51%), e Francia (35% e 55%). L’Irlanda tra i pochi paesi europei più soddisfatti del Governo (63%) che del sistema sanitario (46%).

A livello mondiale, la regione APAC si distingue ancora una volta quando si tratta di valutare positivamente il modo in cui il governo ha gestito la crisi pandemica (73%) e la capacità del sistema sanitario (79%). I paesi che hanno valutato meglio entrambe le istituzioni sono Cina e Vietnam con punteggi che hanno superato il 90% di gradimento, mentre Polonia (81%), Spagna (72%), Libano (72%) ed Ecuador (70%) hanno valutato duramente le azioni dei loro governi. Nella valutazione del loro sistema sanitario, la Polonia (87%) e l’Ecuador (78%) tornano ad essere tra i paesi che hanno dato una valutazione più dura, seguiti dal Perù dove il 70% dei cittadini ritiene che la situazione sia stata gestita male.

VIAGGIARE NEL 2021 – Per quanto riguarda la possibilità di viaggiare all’estero nel 2021, sia per vacanza sia per lavoro, rispettivamente il 65% e il 77% dei cittadini intervistati lo considerano irrealizzabile. La Cina riporta uno dei più alti livelli di persone disposte a vaccinarsi e allo stesso tempo il più basso livello di intenzione a viaggiare durante il prossimo anno. In Italia il 31% degli individui viaggerà all’estero per vacanza nel 2021 (l’11% dichiara che sarà molto probabile, il 21% abbastanza probabile), mentre il 17% dice che si recherà all’estero per motivi di lavoro.

VILMA SCARPINO, PRESIDENTE WIN – “Questa indagine è uno strumento prezioso per anticipare lo scenario pandemico nel 2021. La disponibilità a farsi vaccinare è prova del forte desiderio di tornare alla normalità, ma i cittadini di molti Paesi non hanno fiducia nel proprio sistema sanitario. Ad oggi sembrerebbe che nel corso del 2021 le persone saranno più caute e non avranno ancora intenzione di viaggiar, ma sulla base di questi risultati, sarà interessante vedere come cambierà la predisposizione a farsi vaccinare e viaggiare nei primi mesi del 2021”.

[1] Le percentuali indicate si riferiscono alla somma delle risposte Molto bene + Abbastanza bene.